A dispetto dei consistenti passi avanti che si sono fatti nella formazione delle persone con disabilità in ambito universitario vi sono ancora molti problemi per trasformare questa disponibilità di capacità di profilo elevato in ruoli professionali qualificati
la normativa su questo versante, sebbene abbia consentito negli anni di dare opportunità lavorative a centinaia di migliaia di persone con disabilità tende a privilegiare i profili bassi rispetto a quelli di livello culturale maggiore e questo naturalmente rappresenta paradossalmente una ulteriore grave forma di discriminazione.
Eppure la inclusione lavorativa di una persona laureata con disabilità rappresenta per un’azienda, come ampiamente dimostrato, una opportunità per rinnovare i propri flussi organizzativi e per portare una cultura dell’inclusione a livello di quadro e manageriale, sfuggendo alla logica ipocrita del pietismo.
I tirocini si stanno affermando in questi ultimi anni come uno strumento abilitante concreto ed efficace per agevolare la fase di transizione post laurea nel mondo del lavoro.
Ancora di più per le persone con disabilità il tirocinio consente all’azienda ed allo studente di disporre di spazi e tempi adeguati per risolvere gli inevitabili problemi di adattamento.
Tra i principali problemi che ostacolano una efficace inclusione in ambito lavorativo e che scoraggiano le aziende ad assumere persone laureate con gravi disabilità possiamo elencare i seguenti :
- Carenza dell’assistenza adeguata da parte dello Stato
- Carente alfabetizzazione tecnologica ed organizzativa
- Carente informazione da parte dei colleghi di lavoro
- Numerose barriere architettoniche nei luoghi di lavoro
- Mancanza di risorse tecniche specialistiche per la gestione degli ausili
I punti sopra esposti indicano la necessità di creare dei percorsi di sostegno per le aziende (soprattutto le piccole e medie) affinché le stesse non si trovino ad affrontare spesso per la prima volta, problemi complessi e con molteplici risvolti: tecnici, relazionali, educativi.
Un ulteriore elemento di difficoltà è legato al fatto che la inclusione lavorativa dei laureati viene ancora visto con diffidenza e quindi mal si presta ad un reclutamento a tempo determinato che oggettivamente richiede da parte delle aziende un atto di “fiducia”.
Obiettivo: fare il punto e formulare proposte che verranno riportate in un documento di sintesi per agevolare l’inserimento lavorativo delle persone con disabilità con una attenzione specifica quelle laureate che in questo momento storico incontrano maggiori difficoltà nel trovare posto dignitoso nel mondo del lavoro.
Saluti Istituzionali –
- Maura Striano Direttrice Centro SINAPSI,
- Paolo Colombo Garante dei Disabili della Regione Campania
Moderatore Alessandro Pepino – Tavolo Prius – Garanzia Giovani Tirocini
Interventi
- Luca Trapanese Assessore Alle politiche sociali Comune di Napoli
- Mario Mirabile UUnione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti
- Daniele Romano FISH
- Giuseppe Ambrosino FAND
- Paolo Colombo Garante della Regione Campania delle Persone con Disabilità
- Maria Antonietta D’Urso Direttore Generale per l’Istruzione,la Formazione,il Lavoro e le Politiche Giovanili E Direttore Generale per lo Sviluppo Economico e le Attività Produttive.
- Maria Antonietta Ciaramella Assessorato regionale alla formazione professionale
- Simone Magelli Presidente del Consiglio degli Studenti Universitari “Federico II”
- Luigi Junior Valletta rappresentante degli studenti nel Direttivo del Centro SINAPSI
- GiovanPaolo Gaudino Portavoce del Forum del Terzo Settore
- Brankica Pavic referente regionale area volontari special olympics.
- Katherine Elizabeth Russo Delegata Disabilità e DSA Università l’Orientale di Napoli
- Franco Deriu Responsabile Gruppo di ricerca “Disabilità e discriminazione” INAPP